«Le piccole liberta», Parigi, una scansia, una partner piena di insicurezze. L’intervista alla scrittrice Lorenza Disponibile
Il narrazione si intitola Le piccole permesso (Feltrinelli) ed e scritto da Lorenza affabile. Racconta di una partner in quanto insegue una zia eccentrica e amatissima per Parigi. Lei, la partner, ha appunto la vita organizzata, tuttavia non e proprio la energia che vuole. E insicuro, insicura, tutte noi. Vedi l’intervista verso Lorenza Gentile, bellissime le sue risposte. E le diamo un (non richiesto) ispirazione: motivo non comunicare adatto un elenco sulla sua prova e sulla sua Parigi?
Parigi, una storica biblioteca, una tenera giovane giacche elemosina qualora stessa, sembra insieme scoperto invece per perspicace tomo ha confessato perche c’e alquanto di vero… «Nella mattina del 2011 mi ero con difficolta laureata e non sapevo affare convenire della mia vita. Un compagno mi disse cosicche si poteva dimorare con una scaffale parigina, la Shakespeare and Company, per avvicendamento di un turno di sforzo di coppia ore frammezzo a gli scaffali. L’idea mi ha immediatamente affascinata e non me lo sono lasciata fare di nuovo coppia volte, sono quantita. Pensavo perche, qualora mi avessero circolo, sarei rimasta abbandonato a causa di non molti giorno, piuttosto ho smaliziato in quel luogo a causa di tre mesi. E stato un epoca bellissimo, incantato, un momento di grandi scoperte, qualora ho attillato amicizie durante la energia e conosciuto per riconoscere Parigi e la lettere, oltre cosicche me stessa. Sapevo affinche davanti o appresso avrei voluto raccontarlo per un storia e allora inaspettatamente qua» (l’intervista continua dopo la fotografia della scrittrice, crediti di Paula Salischiker)
La ancora classica delle domande: quanto le assomiglia la primo attore? Mediante automatico, essendoci la sua immagine con cover, me la sono immaginata livellato verso lei «Oliva ha tanto di me: una sua pena, il teatro, e ed la mia. Adora gli snack cinesi, maniera me. E innanzitutto fa di tutto verso non umiliare gli prossimo in giro verso lei. Ha un mondo intimo alquanto sfolgorante, tuttavia fa sforzo verso esprimerlo verso angoscia di succedere fraintesa. Soffre d’ansia e di tachicardia. Al renitente mio, ma, cosicche sono stata cresciuta libera di incrociare la mia via, il conveniente trama familiare e piu retrogrado. Una gente dalla ad esempio avra stento di acchiappare le distanze attraverso intuire chi e veramente». Ci racconti il iniziale incontro con… la Shakespeare e Co. La conosceva suppongo… «Sono arrivata una mattina di primavera. Abbandonato contattare la scaffale eccessivo di libri e di persone, illuminata dal sole, quasi dinnanzi a Notre-Dame, mi ha emozionata. Ho guadagnato subito un’atmosfera di popolare concessione, piacere di stare, affezione in le storie, passaggio verso gli gente. Non a stento ho appreso i tumbleweed (i ragazzi, aspiranti scrittori o attori, perche vivevano in quel luogo interiormente, soprannominati percio dal possessore, George Whitman) ho capito in quanto tra me e loro sarebbe nata un’amicizia profonda, che avevano parecchio da insegnarmi. E ne avevo bisogno». Quanto c’e di genuino nel descrivere gli prossimo librai? Sembrano tutti almeno al di la dal ordinario «I tumbleweed, in britannico, sono quelle sfere di arbusti secchi cosicche rotolano nelle praterie americane. George Whitman ha battezzato percio i suoi ospiti affinche “rotolano per il puro sospinti dal vento”. Eta proprio tanto. Erano personaggi fuori dal ordinario, in quanto avevano ammogliato la filosofia bohemien di divertirsi l’attimo, darsi da fare a passione, liberarsi dal obbligo delle aspettative altrui. Durante corrente ho controllo una abile saggezza e estendersi un tempo mediante loro mi ha insegnato tanto. I personaggi raccontati nel libro non sono quantita lontani da quelli cosicche ho imparato nella positivita. E sincero affinche si vestivano appena nell’eventualita che fossero usciti da un volume di Jane Austen e perche passavano le giornate per compitare e consumare vino finanziario lento la Senna con un clochard saggio. E genuino giacche mangiavano modico e preferivano investire i pochi soldi giacche avevano alle corse dei cavalli ovverosia nei negozi vintage di Rue de rosiers. Nel libro c’e anche un fatto sconvolgente, non ha pensato perche dubbio sarebbe stato massimo un invenzione giacche guarda il mondo soltanto per mezzo di occhiali gruppo? «Nonostante io tanto un’inguaribile fiducioso, non penso affinche la energia tanto tutta cerchia e fiori. Davanti. Credo giacche il patimento e le oscurita siano inevitabili, eppure li vedo che importanti occasioni di ampliamento. Spesso e preciso dietro i periodi piu bui cosicche arrivano le illuminazioni migliori. Ci svelano noi stessi. In mostrare singolo dei personaggi del mio storia, Leonard Cohen, c’e una crepa con tutti affare, e da li che entra la luce». La sua Parigi per tre parole «Magica, liberatoria, ispiratrice». I suoi tre posti preferiti di Parigi «Il tavola calda Bouillon Chartier (rimasto immutato negli anni), il camposanto di Pere-Lachaise (fine sono romantica), il quartiere di Chateau Rouge (un gaiezza di suggestioni etniche)». E le lettrici: affare del adatto libro e piaciuta loro di ancora! «Moltissime mi scrivono “io sono Oliva”, ciascuno avvicendamento e una capace soddisfacimento. Che si spiega? Frutto dell’olivo e una fanciulla normale, giacche ha problemi “normali”, bensi non attraverso codesto fuorche importanti. Tutti noi abbiamo un societa morale giacche numeroso non riusciamo verso condividere con gli prossimo e dei sogni nel tiretto. Con questo fantasticheria io voglio dichiarare: seguite voi stesse. Avvenimento fareste se fosse il vostro recente giorno sulla Terra? Fatelo adesso».
«Le balene mangiano da sole», un romanzo che sa di fandonia moderna (e quanto fa bene allo spirito!). L’intervista all’autore Sequenza Pellecchia
Le balene mangiano da sole di sfilza Pellecchia (Feltrinelli) e unito di quei libri-terapia che fanno abilmente allo spirito e giacche – tutto sommato- si vorrebbe non finissero. Racconta la storia di Genny, atipico river napoletano per Milano. Genny, 23 anni, ha scelto di contegno il river e gira la citta cercando di riuscire a chi portera i pasti e studiando pure la velocita di percorrenza che bisogna conservare per seconda del pranzo affinche si entrata. Ma a un certo questione Genny incrocia sulla sua strada un ragazzino perche vive unitamente mamma scapolo e tanto bisognoso di tenerezza. Vedete l’intervista all’autore verso cui diciamo (capirete il senso dell’invito nell’ultima giudizio): «Ripensaci! Sbaglio per noi lettori…»
«La edificio del santo», racconto di una consuetudine nel paese di Padre religioso, fortissima e fascinoso. Intervista allo letterato Leonardo Gliatta
Questa e la storia: paio amici, un relazione fortissimo, unito e scarno, l’altro molto pieno. Unito e taciturno, l’altro insolente. Sopra veicolo una colf, amata da quegli povero sin da laddove e un ragazzino. E la attenzione, che non e abbandonato (oppure all’incirca non e no) accuratezza incontro la colf pero incontro l’amico distratto nel rendiconto proprio dalla colf. Durante mezzo, contesto ovvero complesso, la edificio del rifugio di babbo misericordioso. Il tomo La edificio del beato di Leonardo Gliatta e pubblicato dalla Ianieri e noi speriamo che abbia tutti i riconoscimenti che si merita, scopo la fatto – affinche ha l’andamento di una catastrofe greca e in cui non ci sono buoni e cattivi e tutti si sono perduti – rimane per costante fondo membrana. Improvvisamente l’intervista all’autore.